Sinonimi:
Comune: Maletto
Località: Nave
I.G.M.: 261 II NE Bronte (1969)
Latitudine N: 37° 49' 14"
Longitudine W: 14° 54' 15''
U.T.M.: 91578598
Quota: 1128
G.P.S. (geo):
G.P.S. (utm):
Sviluppo: 204,5
Dislivello: 23
Idrologia:
Percorribilità:
Andamento:
Terreno: Lave non datate del Mongibello antico
Itinerario: Da Maletto si percorre la strada statale 284 in direzione di Randazzo sino al Km 7. Si imbocca una strada asfaltata in direzione nordest e la si percorre sino all'incrocio con una strada asfaltata. Si percorre quest'ultima per circa 1 Km in direzione est e si imbocca una mulattiera, trasitabile con automezzi per fuoristrada, e la si percorre per 500 m. Sulla destra si diparte un viottolo che conduce ad un fondo dove si trovano due edifici rustici. L'ingresso della grotta si trova a ovest del secondo edificio.
Descrizione: Trattasi di una galleria di scorrimento molto angusta. La grotta è lunga circa duecento metri e alta nel punto più alto meno di due metri. Per più di quattro quinti della sua lunghezza si è costretti a procedere carponi. La volta, ad eccezione di alcune zone caraterizzate da crolli, è ornata da numerose stalattiti da rifusione stranamente poco aguzze. Si notano anche piccole concrezioni calcaree. Il pavimento è, a tratti, di lava a superficie unita e di terra che in più punti, a causa del copioso stillicidio, diventa fango. A una ventina di metri dall'ingresso si trova un piccolo foro, non praticabile, attraverso il quale filtrano i raggi del sole. All'interno della grotta si sono notati alcuni pipistrelli e cocci di terra cotta. L'ingresso è caratterizzato da una copiosa flora di muschi e felci.
Bibliografia: Balsamo A., Priolo A., Priolo G., Sanfilippo G., Scammacca B., 1994; Scammacca B., Priolo A., Priolo G., 1996
Iconografia: