Vai alla scheda: prima - precedente - seguente - ultima

Si CT 224: Grotta del Fico Sarbaggiolo

Si CT 224: Grotta del Fico Sarbaggiolo
 

Sinonimi:  
Comune:  Ragalna
Località:  
I.G.M.:  
Latitudine N:  
Longitudine W:  
U.T.M.:  
Quota:  
G.P.S. (geo):  
G.P.S. (utm):  
Sviluppo:  
Dislivello:  
Idrologia:  
Percorribilità:  
Andamento:  
Terreno:  



Itinerario:  Da Ragalna si percorre, in direzione ovest, la SP 160 sino all'incrocio con la via Bosco - Cavaliere. Lasciata la strada provinciale si prosegue sulla carrozzabile Bosco - Cavaliere sino alla stele in basalto che indica il limite del Parco dell'Etna. Sul lato est della strada, di fronte alla stele, si trova una traversa che si percorre per circa settecentocinquanta metri. In tal punto la carrozzabile piega in direzione nordest. In tal punto si lascia l'autovettura e si prosegue a piedi in direzione nord per circa cinquanta metri sino ad un fico selvatico (sarbaggiolo), ai cui piedi si trova l'ingresso principale della grotta.

Descrizione:  Si tratta di una interessante cavità di scorrimento a sviluppo esclusivamente orizzontale contenuta in lave antiche. Vi si accede attraverso un ingresso reso agevole dall'intervento dell'uomo. Un altro angusto ingresso si trova in fondo al tratto di galleria orientato verso sud. La cavità è costituita da un ambiente principale dal quale si dipartono alcuni cunicoli e piccole gallerie a fondo cieco. Le gallerie di maggiori dimensioni sono pensili e si osservano le lingue di lava che da questi tunnel si riversavano nella galleria principale. Il pavimento è nella parte principale della cavità di terra e detriti, mentre nelle gallerie secondarie è costituito da lave a superficie unita. A causa della vetustà della cavità si osservano numerosi crolli. Importanti sono anche gli interventi umani, alcuni piccoli muretti separano l'ambiente principale in vani più piccoli. Sulla volta non si osservano grossi fenomeni di rifusione mentre in una galleria secondaria si trova un piccolo rotolo di lava. La cavità è utilizzata come tana da mammiferi selvatici.

Bibliografia:  

Iconografia: