Sinonimi:
Comune: Adrano
Località: Grotta dell'Intralìo
I.G.M.: 261 II SE M. Minardo (1969)
Latitudine N: 37° 43' 08"
Longitudine W: 14° 54' 33"
U.T.M.:
Quota: 1370
G.P.S. (geo):
G.P.S. (utm):
Sviluppo:
Dislivello:
Idrologia: Stillicidio, accumolo di neve
Percorribilità: Buona
Andamento: Orizzontale
Terreno: Lave del 1595
Itinerario: Da Nicolosi seguire la carrozzabile Nicolosi-Rifugio Sapienza sino al bivio per Ragalna; percorrere la strada per Ragalna per 2.8 Km sino al bivio di q 1160. Proseguire in direzione nordovest sino al bivio di q 1254 in contrada Feliciusa. Detto bivio è raggiungibile anche salendo da Adrano. Da questo punto seguire per 2 Km la strada asfaltata che conduce a M.Intralìo. Prima del monte, giunti all'altezza di un piccolo cono secondario senza nome (q 1385) seguire per 30 m una traversa sterrata in direzione ovest che conduce ad uno spiazzo. A nordest di questo spiazzo trovasi uno sprofondamento di 28 m per 16 nel quale sboccano le varie gallerie che costituiscono la grotta.
Descrizione: La grotta consta di un insieme di gallerie di scorrimento di varie dimensioni situate a livelli diversi e variamente orientate. La galleria di nordest è lunga circa 40 m; la sua imboccatura è stata murata ricavando nel muro una porta e una finestra. Sulla parete nordovest dello sprofondamento vi è una nicchia a pianta semi circolare profonda 5 m. Nella parete sud si aprono tre cavità sovrapposte. La superiore è lunga 13 m. Quella inferiore è lunga circa 30 m; vi si accede scendendo un pendio di grossi massi, e ci si trova in un ambiente alto diversi metri dove si possono osservare due grossi rotoli di lava, fra i maggiori a noi noti, e numerose grosse lamine sporgenti dalle pareti. Maggiore sviluppo presenta la cavità intermedia che inizia con una galleria lunga circa 30 m, alta oltre 2 m, dal pavimento pianeggiante sul quale giacciono due rotoli di sezione minore rispetto a quelli del piano inferiore, ma notevolmente più lunghi. Più avanti questa gallria si divide in tre rami situati a quote diverse. Il ramo orientale, a quota più bassa, è molto breve e con accentuata pendenza, il ramo centrale è lungo 50 m e il suo soffitto è basso, per cui occorre in qualche punto chinarsi, esso presenta tuttavia cupole ove si può sostare in piedi; il pavimento è qui pianeggiante e costituito da scorie in parte saldate ed in parte mobili. Il ramo di levante, cui si accede risalendo un gradino di mezzo metro, ha la stessa configurazione del precedente, a metà di esso un masso cuneiforme staccatosi dal soffitto ingombra il passaggio. Alla estremità delle gallerie soffitto e pavimento finiscono per congiungersi. In questa grotta sono stati segnalati numerosi pipistrelli (Miceli 1954 - 55) che alla luce delle ultime osservazioni sono notevolmente diminuiti. Fin dai tempi più remoti questa grotta ha dato asilo alle greggi ed ai pastori che hanno ricavato nel tratto a monte, mediante il muro a secco sopra menzionato, un vano abitabile asciutto ed esposto a sud. Lo stillicidio presente tutto l'anno nelle gallerie a sud forniva l'acqua potabile (Sartorius 1880).
Bibliografia: Sartorius, 1880; Miceli F.,1933; Harting e Schuller, 1952; Cumin G.,1954; Poli E.,1959; Brunelli F., Scammacca B.,1975
Iconografia: