Sinonimi: Grotta del Collegio
Comune: Bronte
Località: Piano dei Grilli
I.G.M.: 261 II SE M. Minardo (1969)
Latitudine N: 37° 44' 49"
Longitudine W: 14° 51' 58"
U.T.M.:
Quota: 1115
G.P.S. (geo):
G.P.S. (utm):
Sviluppo: 20
Dislivello: 11
Idrologia: Stillicidio, accumulo di neve
Percorribilità: Buona
Andamento: Verticale
Terreno: Lave non datate del Mongibello recente
Itinerario: Da Bronte si sale lungo la carrareccia che attraversa le lave a corda del 1651; giunti a Piano dei Grilli, al bivio di q 1124, si lascia la carrareccia e si prosegue a piedi. Si deve scendere in direzione ovest percorrendo un campo di antiche lave per un centinaio di metri. Un utile punto di riferimento sono due rocce che dalla carrareccia appaiono in lontananza come la forma di due corna; da queste rocce la grotta dista pochi metri verso valle. La Grotta della Neve è correttamente indicata sulla carta dell' I.G.M., scala 1:50000 del 1895. Sulle carte più recenti è riportato solamente il toponimo e manca il simbolo di grotta; inoltre il toponimo è collocato a monte della carrareccia, mentre la grotta si trova a valle.
Descrizione: La cavità ha la forma di un tronco di cono con il diametro maggiore lungo circa 20 m ed è profonda oltre 10 m. Nel passato è stata utilizzata come neviera ed ha subito notevoli alterazioni. L'ingresso è costituito da un'apertura rettangolare che misura 7 m per 11, sormontata da un arco di conci in pietra lavica, rudere di una copertura più completa. Le pareti della grotta, quasi ovunque strapiombanti, sono costituite da strati orizzontali via via più sporgenti dal basso verso l'alto, con superfici di frattura lisce verso l'interno della grotta e superfici irregolari e terrose verso il basso. Si entra nella cavità scendendo lungo la parete nord sui resti di una scala in muratura. Il pavimento è piatto e appare largamen te rimaneggiato. Un muro di pietre cementate alto da un metro ad un metro e mezzo elargo una settantina di centimetri è addossato alla parete sud e prosegue, un poco distanziato, lungo la parete est. Tutta la cavità prende luce dall'ampia apertura nel soffitto; sul pavimento si è sviluppata una folta vegetazione di felci e ortiche. Un discreto percolamento si osserva in tutta la cavità.
Bibliografia: Brunelli F., Scammacca B.,1975; Bella V. Brunelli F., Cariola A., Scammacca B.,1982
Iconografia: