Sinonimi:
Comune: Castiglione
Località: Germaniera
I.G.M.: 262 III NO M. Etna Nord (1969)
Latitudine N: 37° 49' 28"
Longitudine W: 15° 01' 23"
U.T.M.:
Quota: 1610
G.P.S. (geo):
G.P.S. (utm): 33 S 0502089 41864435
Sviluppo: 79
Dislivello: 17
Idrologia: Stillicidio, accumulo di neve
Percorribilità: Buona
Andamento: Orizzontale
Terreno: Lave non datate del Mongibello recente
Itinerario: Da Linguaglossa si sale lungo la carrozzabile che conduce alla pineta. Giunti a q 1400, all'altezza del bar ristorante «Da Filippo», si lascia la strada asfaltata e si percorre la carrareccia, orientata verso nordovest che conduce alla caserma Pitarrone delle Guardie forestali. Una sbarra situata 600 m dopo la caserma preclude l'accesso agli automezzi: per il transito rivolgersi all'Ispettorato ripartimentale forestale di Catania. Circa 4 Km dopo la caserma si giunge in contrada Germaniera, una dagala ricca di vegetazione. Dalla carrareccia si dipartono, a distanza di 200 m l'uno dall'altro, due sentieri convergenti verso la casermetta forestale di q 1574. Si scende per 50 m da quello sito più a nord. L'ingresso della grotta non è visibile dal sentiero e si trova 10 m a monte di questo; sulla tavoletta I.G.M. è invece indicato a valle.
Descrizione: La grotta è una galleria di scorrimento nella quale si penetra attraverso un pozzo di 4 m. Sulle pareti si osservano delle lamine di lava incurvate. Si giunge in un piccolo ambiente largo 1 m e lungo 4 m, il cui pavimento è costituito da terra ricoperta da rami e detriti vegetali; una discreta quantità di luce penetra dall'ingresso sovrastante. Attraverso un passaggio che obbliga a chinarsi si scende lungo un pendio di pochi metri sino a raggiungere il punto più basso della grotta. La galleria, in costante e leggera salita, ha un'altezza di 4.5 m ed una larghezza di 2.5 m; pareti e volta sono particolarmente frastagliate e ricche di brandelli irregolari e pungenti della lunghezza di qualche centimetro. Più avanti si incontra un pavimento di lava a superficie unita. Ai piedi delle pareti giacciono dei lastroni che sono gli unici segni di crollo presenti in questa cavità, peraltro ben conservata. Poco oltre, appoggiato ai massi, si trova un tronco scavato che raccoglie lo stillicidio della volta; un altro tronco scavato, di dimensioni minori, giace nelle vicinanze. Si supera facilmente una cascata di lava, alta circa 2 m, che sovrasta un breve diverticolo, e dopo circa 20 m si giunge al termine della galleria dove il pavimento è costituito da lava scoriacea. Nella grotta sono stati rinvenuti frammenti ceramici attribuibili alla cultura di Castelluccio.
Bibliografia: Miceli F.,1933; Brunelli F., Scammacca B.,1975; Caruso e Costa, 1978; Bella V. Brunelli F., Cariola A., Scammacca B.,1982
Iconografia: