Sinonimi: Grotta della Palomba
Comune: Castiglione
Località: Germaniera
I.G.M.: 262 III NO M. Etna Nord (1969)
Latitudine N: 37° 49' 35"
Longitudine W: 15° 01' 43"
U.T.M.:
Quota: 1575
G.P.S. (geo):
G.P.S. (utm):
Sviluppo: 125
Dislivello: 28
Idrologia: Stillicidio, accumulo di neve
Percorribilità: Buona
Andamento: Orizzontale
Terreno: Lave non datate del Mongibello recente
Itinerario: Da Linguaglossa si sale lungo la carrozzabile che conduce alla pineta. Giunti a q 1400, all'altezza del bar ristorante «Da Filippo», si lascia la strada asfaltata e si percorre la carrareccia , orientata verso nordovest che conduce alla caserma Pitarrone delle Guardie forestali. Una sbarra situata 600 m dopo la caserma preclude l'accesso agli automezzi: per il transito rivolgersi all'Ispettorato ripartimentale forestale di Catania. Circa 4 Km dopo la caserma si giunge in contrada Germaniera, una dagala ricca di vegetazione. Si lascia la carrareccia e si scende lungo una mulattiera che conduce alla casermetta di q 1574; poco a sud della casermetta si apre un pozzo recinto da filo spinato.
Descrizione: Trattasi di una galleria di scorrimento cui si accede da un ampio pozzo largo 6 m e profondo 13 m. Si scende senza difficoltà lungo la parete sud del pozzo camminando su massi di crollo e detriti vari. Verso monte la galleria ha uno sviluppo di circa 40 m e si presenta ampia e con volta ogivale. Il pavimento è costituito da lava a superficie unita con qualche pietra. Nell'ultima parte è possibile salire di circa 1 m fra la parete ovest ed un ammasso di blocchi, giungendo in una saletta di crollo di forma circolare e del diametro di 7 m. Verso valle la galleria si estende per circa 80 m. Il percorso si svolge per più della metà in mezzo ad un caotico ammasso di grandi blocchi di crollo ricoperti di fango. L'ultimo tratto si raggiunge con un ripido e scivoloso pendio. Qui la grotta è ben conservata; il pavimento è fangoso a causa di un discreto percolamento anche nel periodo estivo. Durante le nostre visite abbiamo osservato qualche pipistrello e rare chiazze di ife fungine. Riteniamo che questa sia la cavità cui si riferisce il Filoteo quando dice: « E' chiamata questa Grotta della Palomba, per ciò che vi si annidano tutto l'anno molti stormi di colombi, a la bocca di questa grotta alcuna volta avendo noi tese le reti per uccellare ne riportammo di molta preda ».
Bibliografia: Filoteo (Anton Giulio De Amodeo),1591; Carrera P.,1636; Kircher A., 1607-8; Massa, 1708; Miceli F.,1933; Brunelli F., Scammacca B.,1975; Caruso e Costa, 1978; Bella V. Brunelli F., Cariola A., Scammacca B.,1982
Iconografia: